martedì 31 marzo 2020

STEP #05 Il mondo pubblicitario del viaggio

La pubblicità negli anni è diventata sempre più presente nella vita quotidiana, attraverso la televisione ma non solo...
Ha esteso la propria influenza in tutti i settori: tutto è fatto ad arte per persuadere, per orientare i gusti, per promuovere le tendenze del mercato, per favorire gli acquisti.
Allora ci chiediamo quale sia il ruolo dell'azione protagonista del blog nel mondo pubblicitario.
Tramite una breve ricerca risulta chiaro che 'viaggiare' è un azione molto favorita per gli slogan pubblicitari perché adattabile a vari contesti e settori. Tra quelli più in uso troviamo:
  • settore alimentare
  • settore turistico
  • settore automotive
Ecco alcuni esempi:


Slogan con logo di 'Pirati in viaggio', sito di viaggi low cost



Poster pubblicitario 'Lambretta' degli anni 70'



Estratto spot pubblicitario supermercato 'Crai'


giovedì 26 marzo 2020

STEP #04 La mitologia del viaggio

Fin dai tempi antichi viaggiare è stata un'azione che ha permesso l'evolversi della specie umana, della conoscenza e della scoperta.
Il tema del viaggio risulta centrale anche per quanto concerne l'ambito della mitologia, in particolare quella greca.
Il tramandarsi di miti e leggende è stato possibile grazie alla religione e talvolta alla letteratura.
Qui di seguito sono proposti i miti più famosi che hanno delineato la figura del viaggiatore e del viaggio stesso.

Dalla mitologia greca:

Ulisse e Polifemo
Il viaggio più conosciuto della mitologia greca è quello di Ulisse nella sua Odissea .
La storia si sviluppa in molteplici 
avventure che il re di Itaca deve affrontare per far ritorno alla sua terra .Il poeta greco Omero ci espone la figura di questo singolare viaggiatore . E' un'uomo dotato di un grande intuito , e il suo affidamento alla ragione ,in tutta l'opera , è una delle chiavi principali che gli consentirà di affrontare anche i più grandi pericoli. Questi ultimi si presentano , nella maggior parte dei casi , sotto forma di essere mostruosi e mitologici . La maga Circe , Polifemo , Scilla e Cariddi sono solo alcune delle numerose entità maligne che si annidano sul viaggio di Ulisse .
Quindi il viaggio può essere considerato inizialmente nella sua circolarità  (partenza, percorso, arrivo e recupero), dove emerge soprattutto la finalità del raggiungimento di uno scopo (la ricongiunzione, la riconquista definitiva della stabilità attorno ai valori originari).
Inoltre il viaggio diventa uno stimolo naturale alla ricerca continua di qualcosa di nuovo, una perenne sfida al confronto.



Dedalo incita il figlio al volo
Si può fare un secondo riferimento al mito di Dedalo e di Icaro . 
La morale è incentrata sul volo di padre e figlio e della disgraziata morte di quest'ultimo per aver volato troppo vicino al sole . 

Il mito di Dedalo e Icaro è un'esempio dei pericoli che un viaggio può comportare , e la morale di questa leggenda è l'importanza di seguire la giusta rotta per qualsiasi tipo di viaggio , senza eccedere.

  








Giasone e il vello d'oro
Altra opera interessante da considerare nella mitologia greca è quella dell'impresa degli Argonauti.
Gli Argonauti furono un gruppo di cinquantadue famosi eroi greci che, sotto la guida di Giasone, partirono per l'avventuroso viaggio a bordo della nave Argo che li condusse nelle ostili terre della Colchide, alla conquista del Vello d'Oro, il manto di un ariete d’oro capace di volare.
Il tema del viaggio sulla nave Argo e dell'avventura in tanti luoghi misteriosi si intreccia con quello della storia d'amore tra Giasone e Medea: dei ed eroi, ma anche una fanciulla dotata di straordinari poteri magici, agiscono su uno sfondo remoto e selvaggio, tra insidie mortali, mostri e prodigi.
Ancora una volta il viaggio è inteso come fonte di pericoli e sfida.

Dalla mitologia romana:

Abeona, dea romana
Tra le divinità romane dedicate agli aspetti 
di vita quotidiana vengono raffigurate le dee Abeona e Adeona.
Secondo le leggende romane queste due dee derivano da una sola che rimase nel Pantheon e si divise, con pertinenze meno impegnative.
Così Abeona divenne la dea protettrice delle partenze di figli che lasciano la casa dei genitori, ma non solo anche viaggiatori e commercianti.
Dall'altro canto Adeona divenne la dea protettrice del ritorno di viaggiatori, reduci di guerra ecc...
Successivamente la protezione dei viaggiatori venne affidata a Mercurio.

Dalla mitologia orientale:

Statua raffigurante un Lokapala

Una leggenda giapponese narra di alcune divinità relative ai punti cardinali chiamati "lokapala". 

I tradizionali quattro Lokapala sono:

  • Vaisravana, guardiano del Nord, rè degli Yaksi e delle Yaksine (semidei e fate), venerato anche come dio della Ricchezza;
  • Dhritarastra, guardiano dell'Est e re dei Gandharva, distinto da una specie di chitarra con cui comanda ai venti;
  • Virudhaka custodisce il Sud ed è sovrano dei Khumbanda (gnomi goffi e obesi);
  • Vimpaksha, guardiano dell'Ovest, sovrano dei Serpenti Naga e anche appellativo di Shiva.



Sitografia:

domenica 22 marzo 2020

STEP #02 Senso di rinascita

Il post odierno è dedicato a un racconto, un viaggio particolare, non si tratterà del vero e proprio viaggiare fisico da un luogo all'altro ma piuttosto un viaggio interiore.

Partiamo così...
Cercando tra le traduzioni di viaggiare mi sono imbattuta nel significato del tedesco 'reise',ossia viaggio, che può essere inteso come risalita, senso di rinascita o il sorgere del sole.
Vorrei condividere con voi la storia a cui fa riferimento questa allegorica definizione.

Si chiamava Elide, era una ragazza giovane, molto solare, energica e espansiva. Ma ciò che la rendeva veramente speciale era che conservava sempre un sorriso per le persone che incontrava sul suo cammino.
Apparentemente poteva sembrare una ragazza solida ,forte ed equilibrata , ma la verità era un'altra ...
Nutriva dentro di se una grande sensibilità, a causa della quale soffriva molto.
Era una ragazza semplice con un unico sogno voleva vedere almeno una volta nella vita il mare , ma questo purtroppo non le era possibile; Erano gli anni 20',la sua famiglia non nutriva grosse possibilità economiche e vivevano in un paesino di campagna molto distante dal mare tanto desiderato da Elide...
Lei aveva un animo artistico e voleva ad ogni costo vedere il mare per poterlo dipingere dal vivo.
Gli anni passavano e la povera Elide soffriva sempre di più dentro di se, per cui un giorno decise che doveva fare qualcosa per cambiare le cose. Decise che quel qualcosa sarebbe dovuto cambiare dentro di lei, consapevole del fatto che probabilmente non avrebbe mai potuto soddisfare il suo sogno, cercò di reinventarlo...
Capì che dal quel suo dolore sarebbe dovuta ripartire la sua rinascita e così da lì ai successivi anni della sua vita ogni giorno chiudeva gli occhi e cercava di immaginare il  rumore delle onde del mare e le sfaccettature dei suoi colori trasferendo ogni sua sensazione sulla tela. 
Diventò una pittrice a tutti gli effetti e alla fine la sua si concluse come una vita felice.
In onore del suo nome 'Elide' cioè raggio di sole o luce, si attribuì al viaggio questo ulteriore significato di rinascita o sorgere.
Inoltre questo racconto è la dimostrazione che nonostante tutto la forza è dentro di noi e chiunque, se lo desidera davvero, può rialzarsi e rinascere.
Possiamo viaggiare, andare dove vogliamo perché la nostra mente  non conosce confini...


Illustrazione della protagonista

STEP #01 bis Origine e storia

Buongiorno lettori, oggi scaveremo nella storia del nostro verbo 'viaggiare' e capiremo come questo sia tradotto nelle diverse lingue del mondo.

Origine latina:

Viaggiare in realtà è un derivato del termine viaggio per cui si studia l'origine di viaggio.
L'etimologia del termine viaggio è latina, infatti esso deriva dal termine viaticus, che significa ciò che riguarda la via, o dal suo neutro viaticum, che indica proprio tutto ciò che il viaggiatore portava con sé per sopravvivere durante il cammino.

Ora volgiamo il nostro sguardo al mondo e cerchiamo di capire quale sia il significato e la traduzione del verbo.


Dall'Inglese:


In inglese, il verbo viaggiare si traduce con 'to travel'. 
Studiando l'etimologia della parola si scopre che il verbo è comparso nel XIV secolo, deriva dal verbo travailen (faticare nel proto inglese del 1300) significa compiere un viaggio difficile.
Questo significato è concorde al contesto storico,nel medioevo ogni viaggio sarebbe potuto essere un’impresa difficoltosa per via dei pericoli lungo il cammino. Ma già nel XV secolo il traveler, il viaggiatore, era colui che aveva esperienza di viaggi: un bel passo avanti nella semantica.


Dal Francese:

Il termine 'Voyage' (viaggio) compare nel 1100 circa, con il significato di mettersi in cammino e per lungo tempo è associato all'idea del pellegrinaggio. 
Risale al 1518, l’espressione Bon voyage!

Dallo Spagnolo:

La traduzione di viaggiare è 'viajes'.
L'etimologia della parola viaggio deriva dal catalano viatge; e questo dal latino viaticum. La parola viaggio si riferisce all'azione e all'effetto del viaggio; cioè, è il trasferimento che un individuo effettua da un luogo ad un altro, sia via terra, via aerea o via mare. In altre parole, un viaggio è il cambio di luogo o sito di uno, o di un gruppo di persone, effettuato con mezzi di trasporto, o forse a piedi. È importante notare che detto trasferimento o spostamento da un luogo a un altro, può raggiungere periodi di tempo diversi, può variare da pochi minuti a diversi giorni, mesi o forse anni.

Italiano, francese, spagnolo hanno per viaggio la stessa radice. Mentre il tedesco?

Dal Tedesco:

In tedesco viaggio si dice 'reise'. Questa parola va riconnessa all'inglese 'to rise', sorgere. Come se il viaggio fosse una risalita nel senso di rinascita. Molto più prosaicamente si parla del sorgere del sole, l’alba, momento in cui si parte, perché si hanno tutte le ore di luce davanti; ma è anche l’atto stesso di alzarsi, di sollevarsi. 


Viaggiare nella letteratura:

Esiste un genere letterario che si occupa del viaggio, delle motivazioni e dei processi del viaggiare. Generalmente si riferisce all'atto di spostarsi da un luogo all'altro compiendo un certo percorso.I prodotti eterogenei di tale genere letterario consistono in testi o narrazioni che hanno per oggetto una o più esperienze di viaggio realmente vissute dall'autore, e variamente motivate: dalla ricerca del puro piacere di viaggio, all'esperienza dello spirito di esplorazione, o ricerca scientifica, fino a scopi e utilità del tipo più diverso, incluse le finalità più pratiche.

Storia del termine nella letteratura:

Racconti di terre lontane erano già comuni nella storiografia greca e latina.

Il primo vero e proprio reportage di viaggio è sicuramente il Milione, che Marco Polo risalente al 1300, descrivendo il suo lungo viaggio e soggiorno nella Cina dei Mongoli.

Uno dei primi esempi di reportage di viaggio scritti per amore del viaggio stesso è senza dubbio la lettera in cui Francesco Petrarca raccontò all'amico Francesco Dionigi della sua scalata del Monte Ventoso nel 1336, oggi considerato il primo esempio di alpinismo.

Nel 1589 Richard Hakluyt pubblicò Voyages, un testo che segna il vero e proprio inizio del genere.
In seguito il genere ebbe un successo sempre maggiore, anche grazie al Grand Tour, il viaggio in altri Paesi d'Europa (spesso in Italia) per vedere l'arte e l'architettura del passato. Tra i grandi modelli è Il viaggio in Italia di Goethe, edito nel 1817.

Nel XIX secolo, Robert Louis Stevenson si distinse per i suoi numerosi resoconti di viaggi, descritti con ottimo spirito d'osservazione e arguto umorismo; in uno stile ancora più umoristico saranno alla fine del secolo i romanzi di Jerome Klapka Jerome.



Sitografia:











venerdì 20 marzo 2020

Curiosità dal mondo

Per chi è alla continua ricerca di nuove domande a cui poter dare risposte e curiosità da soddisfare, eccone una che a me è parsa interessante e divertente.


Curiosità del giorno:



Quante volte nella vita di ognuno di noi ci è capitato di augurare buon viaggio ad un amico, un parente o un conoscente ?
Allora ho pensato che sarebbe stato bello e originale cercare la traduzione di 'buon viaggio' in quante più lingue possibile in modo tale da avere il giusto augurio per ogni circostanza.
Così oggi chiudo con questa interessante figura.
A presto lettori.

Fonte: https://www.etimo.it/


Buon viaggio in tutte le lingue del mondo

mercoledì 18 marzo 2020

STEP #01 Il significato letterale

La storia inizierà dalla definizione del verbo protagonista e dalla trattazione della sua origine storica. 

viaggiare v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, in pullman (e nel passato a cavallo, con la carrozza, con la diligenza); v. per terra, per mare, per aria; scherz., v. col cavallo di san Francesco, a piedi; v. per diporto, per divertimento, per turismo, per istruzione, per lavoro, per affari; v. in incognito (detto spec. di personaggi che ricoprono alte cariche pubbliche, quando sono in viaggio non ufficiale). Usato assol., fare viaggi: gli piace v.; viaggia spesso; da giovane ha viaggiato molto; è uno che ha viaggiato, che ha girato il mondo (e s’intende che ne ha guadagnato in esperienza); Dove andrò? Non so ... Vïaggio, Vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano). Sostantivato all’infinito: il v. è utile e piacevole; col v. s’imparano molte cose; ero stanco del lungo v., ecc. Talora con uso trans., percorrere viaggiando: ha viaggiato tutta l’Europa, mezzo mondo. b. Nel linguaggio commerciale, esercitare la professione del commesso viaggiatore: viaggia per conto della fabbrica ..., della ditta ...; frequente anche v. in ..., indicando la merce che si tratta: viaggia in prodotti dolciarî, in ferramenta, in pellami, ecc. 2. estens. a. Riferito al mezzo stesso di trasporto, spec. se di linea, effettuare il percorso: il pendolino da Milano viaggia con circa 10 minuti di ritardo. b. Di merci varie, essere trasportate: colli che viaggiano a grande velocità, a piccola velocità; la merce viaggia a rischio del committente. 3. fig. a. Compiere con la mente spostamenti immaginarî nello spazio o nel tempo: si sorprendeva a v. con la memoria nei luoghi della sua giovinezza; anche, allontanarsi dalla realtà fantasticando: i suoi pensieri viaggiavano veloci perdendosi nelle fantasie più strane. b. gerg. Essere sotto l’azione di sostanze stupefacenti; perdersi nell’obnubilazione da esse determinata.

Viaggiare è un verbo transitivo (cioè l'azione passa direttamente dal soggetto che la compie all'oggetto) derivato dal termine più generico viaggio, il cui significato etimologico è il seguente:

La parola deriva dal provenzale viatge, che a sua volta proviene dal latino viaticum, un derivato di via. 
Viaticum in latino era la provvista necessaria per mettersi in viaggio, e passò più tardi a significare il viaggio stesso.
Nel suo significato più generale il viaggio è l’azione di muoversi per andare da un luogo a un altro.

Alcuni sinonimi di viaggiare possono essere: muoversi, spostarsi, camminare, attraversare, percorrere, girare, vagabondare, vagare, errare; fare viaggi, esplorare, visitare, andare.


Sitografia:

L'inizio di una storia

Buongiorno, vorrei inaugurare l'apertura di questo blog dando una prima personale interpretazione del titolo scelto.

Viaggiare, è un termine da cui possono scaturire milioni di idee e immagini metaforiche. La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo questa parola è stata l'immagine di una vecchia fotografia di quelle in bianco e nero.
Ho viaggiato nel passato con la mente,uno strumento molto potente, questo è solamente uno dei molteplici significati che nel corso di questa storia si potranno attribuire alla parola protagonista.
Questo è l'inizio di una storia...


viaggiare nel passato