domenica 22 marzo 2020

STEP #01 bis Origine e storia

Buongiorno lettori, oggi scaveremo nella storia del nostro verbo 'viaggiare' e capiremo come questo sia tradotto nelle diverse lingue del mondo.

Origine latina:

Viaggiare in realtà è un derivato del termine viaggio per cui si studia l'origine di viaggio.
L'etimologia del termine viaggio è latina, infatti esso deriva dal termine viaticus, che significa ciò che riguarda la via, o dal suo neutro viaticum, che indica proprio tutto ciò che il viaggiatore portava con sé per sopravvivere durante il cammino.

Ora volgiamo il nostro sguardo al mondo e cerchiamo di capire quale sia il significato e la traduzione del verbo.


Dall'Inglese:


In inglese, il verbo viaggiare si traduce con 'to travel'. 
Studiando l'etimologia della parola si scopre che il verbo è comparso nel XIV secolo, deriva dal verbo travailen (faticare nel proto inglese del 1300) significa compiere un viaggio difficile.
Questo significato è concorde al contesto storico,nel medioevo ogni viaggio sarebbe potuto essere un’impresa difficoltosa per via dei pericoli lungo il cammino. Ma già nel XV secolo il traveler, il viaggiatore, era colui che aveva esperienza di viaggi: un bel passo avanti nella semantica.


Dal Francese:

Il termine 'Voyage' (viaggio) compare nel 1100 circa, con il significato di mettersi in cammino e per lungo tempo è associato all'idea del pellegrinaggio. 
Risale al 1518, l’espressione Bon voyage!

Dallo Spagnolo:

La traduzione di viaggiare è 'viajes'.
L'etimologia della parola viaggio deriva dal catalano viatge; e questo dal latino viaticum. La parola viaggio si riferisce all'azione e all'effetto del viaggio; cioè, è il trasferimento che un individuo effettua da un luogo ad un altro, sia via terra, via aerea o via mare. In altre parole, un viaggio è il cambio di luogo o sito di uno, o di un gruppo di persone, effettuato con mezzi di trasporto, o forse a piedi. È importante notare che detto trasferimento o spostamento da un luogo a un altro, può raggiungere periodi di tempo diversi, può variare da pochi minuti a diversi giorni, mesi o forse anni.

Italiano, francese, spagnolo hanno per viaggio la stessa radice. Mentre il tedesco?

Dal Tedesco:

In tedesco viaggio si dice 'reise'. Questa parola va riconnessa all'inglese 'to rise', sorgere. Come se il viaggio fosse una risalita nel senso di rinascita. Molto più prosaicamente si parla del sorgere del sole, l’alba, momento in cui si parte, perché si hanno tutte le ore di luce davanti; ma è anche l’atto stesso di alzarsi, di sollevarsi. 


Viaggiare nella letteratura:

Esiste un genere letterario che si occupa del viaggio, delle motivazioni e dei processi del viaggiare. Generalmente si riferisce all'atto di spostarsi da un luogo all'altro compiendo un certo percorso.I prodotti eterogenei di tale genere letterario consistono in testi o narrazioni che hanno per oggetto una o più esperienze di viaggio realmente vissute dall'autore, e variamente motivate: dalla ricerca del puro piacere di viaggio, all'esperienza dello spirito di esplorazione, o ricerca scientifica, fino a scopi e utilità del tipo più diverso, incluse le finalità più pratiche.

Storia del termine nella letteratura:

Racconti di terre lontane erano già comuni nella storiografia greca e latina.

Il primo vero e proprio reportage di viaggio è sicuramente il Milione, che Marco Polo risalente al 1300, descrivendo il suo lungo viaggio e soggiorno nella Cina dei Mongoli.

Uno dei primi esempi di reportage di viaggio scritti per amore del viaggio stesso è senza dubbio la lettera in cui Francesco Petrarca raccontò all'amico Francesco Dionigi della sua scalata del Monte Ventoso nel 1336, oggi considerato il primo esempio di alpinismo.

Nel 1589 Richard Hakluyt pubblicò Voyages, un testo che segna il vero e proprio inizio del genere.
In seguito il genere ebbe un successo sempre maggiore, anche grazie al Grand Tour, il viaggio in altri Paesi d'Europa (spesso in Italia) per vedere l'arte e l'architettura del passato. Tra i grandi modelli è Il viaggio in Italia di Goethe, edito nel 1817.

Nel XIX secolo, Robert Louis Stevenson si distinse per i suoi numerosi resoconti di viaggi, descritti con ottimo spirito d'osservazione e arguto umorismo; in uno stile ancora più umoristico saranno alla fine del secolo i romanzi di Jerome Klapka Jerome.



Sitografia:











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